Emilio Solfrizzi

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Matrimonio metafisico

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Chi lo doveva andare a pensare che noi due ci sposavamo
non vedo l’ora di stare a vedere le partite con te sul divano
È stato come un colpo di fulmine incontrarti in quella via
quando hai sgommato con la 112 Abarth
e l’antenna arrivava sopra a casa mia

E adesso noi e adesso noi pij e ci sposiamo

La camera da letto / portala tu
La cucina / Si! proprio tu
Il soggiorno / Si Sempre tu
Il corredo / Compramelo tu
Ma mia madre me lo ha detto l’ho sentita proprio ora
o tu ti stendi a portare qualcosa o vai a rubare a San Nicola

Rit.
Questo amore tanto grande quanto il mare
brilla forte più del sole e un’estate con te al canalone
Questo amore così forte che mi fa dimenticare
la mia passione per i frutti di mare tutta la vita con te ci voglio stare.

Sarà stato quel tuo modo elegante di strisciare con gli zatteroni
o il tuo tatuaggio così delicato del 7 di denari con l’asso di bastoni
Che brividi ha avuto il mio cuore quando la sera del cenone
hai dato un mozzico alla testa ed hai ucciso il capitone

E adesso noi, e adesso noi, pij e ci sposiamo

Il viaggio di nozze / lo paghi tu
le bamboniere / si, sempre tu
a dare il pranzo / sì, proprio tu
l’abito da sposa / prendimelo tu
Ma mio padre me l’ha detto appena uscito dalla questura:
“a me più che un matrimonio pare a vedere la caricatura”.

Rit.

Sigla di “Filomena Coza Depurada” (1992)
Testo e musica G. Nunziante, Voce K. Saponara, E. Solfrizzi

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