la Repubblica Bologna – 09 gennaio
Tifo Ventura, ma amerò sempre la città del Dams
“Negli anni 80 Bologna, per noi del Sud, era il mondo. Ero pendolare: lunghe notti in un vagone scomodo, senza riscaldamento, con Antonio Stornaiolo con cui già facevo serate come Toti&Tata. Senza un posto letto, ci arrangiavamo così: all’alba eravamo già al portone di via Guerrazzi, a scrivere il nostro nome in cima all’appello, per fare l’esame per primi e poi ripartire subito per Bari. Che tempi”. La Bologna di Solfrizzi è un universo perduto e ritrovato. “Erano gli anni del Gran Pavese. Ricordo l’incontro coi gemelli Ruggeri…”