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Belen e Solfrizzi, coppia dieci e lode
“[...] L’attore pugliese canta (e che voce), piange, assume le sembianze di un Tony Manero di paese, invecchiato, con tanto di toupèe. Passa dal versante comico a quello drammatico senza perdere un colpo. [...]“
Tutti pazzi per Solfrizzi & Co
Le serie aumentano ma freschezza e ironia rimangono intatte. Nell’articolo di Boris Sollazzo per la rubrica Senza Rete, tutti segreti del successo di Tutti pazzi per amore 3: “l’unica serie della tv generalista, forse all’altezza della nouvelle vague televisiva Sky o a stelle strisce [...]“.
“Il pericolo è la disinformazione”
” [...] non faccio mio in toto l’appello di Celentano, questo deve essere un esercizio di democrazia. Più che altro non so quanto la gente sia informata e questo mi spaventa [...] .”
Così Emilio Solfrizzi sulla sua adesione alla lettera del “molleggiato” pubblicata venerdì 29 aprile da Il Fatto Quotidiano.
Emilio Solfrizzi a teatro con “Due di noi”
Dalla tv al teatro, dalla terza serie di “Tutti pazzi per amore” al nuovo spettacolo teatrale “Due di noi”. È un Emilio entusiasta quello che si racconta a “il caffè del lunedì” del Quotidiano Nazionale: “Mi ha proposto questo testo Lunetta Savino, che stimo moltissimo. ‘Due di noi’ è la prima commedia scritta da Michael Fryan, l’autore di ‘Rumori fuori scena’. È una macchina da guerra per divertire, ma è anche il ritratto di tre coppie, in momenti particolari della vita”.
Tutti pazzi per amore 3: un dicembre da pazzi
Ventisei episodi, tredici prime serate, poco meno di un mese di programmazione. Questi i numeri di Tutti pazzi per amore 3, in arrivo su Raiuno dal prossimo 6 novembre in prima serata. “Sarà un dicembre agitato ma divertente” promette Emilio Solfrizzi che nel ruolo di Paolo sarà chiamato, con la consueta ironia, a difendere il suo amore con Laura tra mille piccoli e grandi intoppi.
La Puglia se la ride sotto i… Banfi
Dal Lino “cult” ad Arbore, da Toti e Tata ad Abatantuono: i protagonisti della risata che sconfinano dai limiti territoriali e s’impongono nell’umorismo nazionale. Cominciando dalle divinità Toti e Tata fino a Checco Zalone.
“Alleno per fiction, ma oggi mi sento anch’io un po’ collega di Campagna”
Emilio Solfrizzi racconta le sue emozioni dopo l’oro mondiale dell’Italia maschile di pallanuoto. Lui, grande appassionato di sport, che l’allenatore di pallanuoto lo fa però solo per fiction, perchè i baresi si sa “si trovano meglio nell’acqua salata che in quella dolce”.
Tifo Ventura, ma amerò sempre la città del Dams
“Negli anni 80 Bologna, per noi del Sud, era il mondo. Ero pendolare: lunghe notti in un vagone scomodo, senza riscaldamento, con Antonio Stornaiolo con cui già facevo serate come Toti&Tata. Senza un posto letto, ci arrangiavamo così: all’alba eravamo già al portone di via Guerrazzi, a scrivere il nostro nome in cima all’appello, per fare l’esame per primi e poi ripartire subito per Bari. Che tempi”. La Bologna di Solfrizzi è un universo perduto e ritrovato. “Erano gli anni del Gran Pavese. Ricordo l’incontro coi gemelli (continua...)
“La sceneggiatura di Tutti pazzi per amore fu uno choc”
Emilio Solfrizzi si racconta a Micaela Urbano in una intervista che spazia dal rapporto con Tutti pazzi, alla vita professionale, sino a parlare del valore della famiglia ieri e oggi.
Femmine contro maschi
“Un grande studioso della commedia all’italiana, forse il più grande di tutti, Maurizio grande, aveva isolato nell’ (soprattutto maschile: quella capacità di simulare e protendersi fino all’inverosimile pur di non affrontare verità e conflitti) una delle caratteristiche del genere: in questo secondo capitolo della guerra dei sessi secondo Brizzi, Ficarra & Picone si inventano la qualsiasi pur di nascondere alle rispettive morose [...]“
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