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Tu non potevi
tu non potevi parlare, eri muta
tu non potevi ascoltare, eri sorda
tu non potevi guardare, eri cieca
tu non potevi abbracciare, eri morta.
Senza una risposta
“Cosa ci faccio a questo mondo?” mi chiedo
quando scopro che intorno a me c’è gente che muore,
E tu! Ragazzina! Te lo chiedi? Ragazzina!
Tu te lo chiedi? Ragazzina! Ragazzina! RAAGZZINA!!
Cosa ci faccio a questo mondo,
quando scopro che intorno a me c’è gente che muore,
“SOLO INTORNO A ME!”
Musica nell’aria
Per ascoltare quella fuga di Bach,
non ti accorgesti… di quella fuga di gas.
Patita del rock
sottotitolo: Chitarra elettrica
suonavi bene la chitarra…
Quell’ultima nota
con la scala di corrente
del tuo assolo
fu l’unica nota dolente.
Tu fai sempre centro
Ti buttasti dal balcone
per via di quell’incendio
ma il telone dei pompieri
aveva un buco…
al centro
Ricordi Mario
Ricordi Mario
quella ragazza che incontrammo al mare
con gli occhi chiari
con quel magnifico seno
con quei capelli corti…
è morta
Libertà
“Voglio una vita”
dicevi
“senza catene”
E non le aveci nemmeno quel giorno,
quando la tua auto precipitò in quella scarpata, sulla neve.
Notte di S. Lorenzo
Tu guardavi le stelle cadenti e facevi festa.
Poi, una ti colpì… proprio sulla testa.
Poesia per un amico
volevi far festa
con la tua nuova Ford Fiesta
ma la sua scocca troppo leggera
a quell’autosnodato che ti veniva d’aventi non tenne testa
Ultimo saluto
Ti affciasti al balcone per salutare,
solo il marciapiede… ti riuscì a fermare.
E mi copristi il sole
Ti gettasti dal balcone,
e mi copristi il sole.
Frammenti di un frontale
Hai sporcato il guardrail di rosso,
il femore con la tibia sono più in là… nel fosso.
E ancor più in là giace sulla strada bagnata,
la tua scatola cranica… non più confezionata.
La crisi del 7° anno
Non ho i soldi per la tua riesumazione
Avanza pure
Avanza pure
il numero dei tuoi globuli bianchi
Sono passati 7 anni ma il mio amore è rimasto intatto
sottotitolo: Il giorno della riesumazione
Sei venuta fuori dalla cassa perfetta…
come una banconota del Bancomat.
Il tuo respiro
il tuo respiro a volte leggero
il tuo respiro a volte intenso
ieri era dolce oggi è venuto meno
Morire di musica
Quel giorno non avevi corda
anche il gas era finito
le lamette da comprare
nè veleno nè pistola
pian terreno neanche un’ascia
poi per morire trovasti un disco
di Tony Blescia
La morte delle cose
In quel teatro pieno di benzina
qualcuno butto la fatidica lattina
Hai preso il treno
Hai preso quel treno
lo hai preso in pieno
Stranezze di un incendio
Ogni cosa tra le fiamme si accende
tu invece ti sei spenta…
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